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domenica 26 maggio 2013

Lezione 11 – Che cos’è lo Yoga? Cos’è la Religione?

Da: Yogani
Data: Domenica 16 Novembre  2003 ore 11:47


Yoga. Religione. Queste due parole evocano così tante immagini, non è vero? Non sono tutte così chiare. E non sono tutte buone. Ora non lasciamoci coinvolgere nelle manie dell’umanità. Teniamoci stretti ai fondamentali. Poiché la pratica spirituale si vede meglio in termini di fondamentali e spesso è annebbiata dalle colorazioni culturali di queste semplici parole. Yoga significa “unire”. Religione significa “legare insieme”. Hmmm..significati simili. Ma unire o legare insieme cosa? Ah..questa è l’essenza di ciò. Noi siamo o sembriamo essere due cose che devono essere rimesse insieme. Da un lato siamo nel mondo dello spazio e del tempo, un mondo che percepiamo tramite i sensi. D’altra parte siamo osservatori del mondo, qualcosa dietro a tutto questo, all’interno di tutto. Siamo coscienti. Consapevoli. Siamo sia il soggetto (l’osservatore) che l’oggetto (l’osservato). E queste due cose sono separate. Ma devono essere separate? Lo sono davvero? Lo Yoga e la religione rispondono “No”. Così il processo di mettere insieme parte da qui. Non importa cosa avete udito in passato, questo è il significato di Yoga e Religione.

Ma perché la separazione all’inizio? Se queste due cose sono una, perché ce ne sono due? Pensa a te stesso per un minuto. Chi sei? La maggior parte di noi  indicherebbe il proprio corpo e direbbe “Questo sono io”. Tutti noi percepiamo qualcosa di più. Ma il meglio che possiamo fare è di osservare il nostro corpo e dire “Questo sono io. Questo è il mio corpo. Il mio nome è Joe Schmo. Posso pensare e percepire e anche questo è parte di me.” Non suonerebbe un po’ strano se tu dicessi a qualcuno: “Sono qualcosa oltre tutto quello che tu puoi vedere e dietro tutto quello che penso e percepisco, sono consapevolezza?”  Perché strano? Perché ci identifichiamo con le percezioni del nostro corpo/mente e con questo mondo. Si tratta di abitudine, una abitudine profonda e radicata biologicamente e neurologicamente.  Non solo questo. Perché noi abitualmente imprimiamo il nostro senso del se’ nel nostro corpo/mente, vediamo ciò che ci circonda fisicamente come separato da noi. Così il mondo diventa straniero a se stesso. Tramite il processo di identificazione delle percezioni, l’uno è diventato molti. Lo yoga e la religione operano per nettare l’identificazione della consapevolezza che ha condotto l’uno a diventare molti. Non stiamo dicendo che il mondo svanirà. Semplicemente verrà visto per ciò che è realmente: un fluire dell’uno, il vero te. Allora diventerà un posto molto più amichevole. Questo è il punto fondamentale: trovare felicità nella nostra vita nel mondo. Sebbene la maggioranza continui a sterzare verso le ombre dell’apparente separazione, non c’è necessità che proseguiamo a vedere le cose in quel modo. Questa è la promessa dello yoga e della religione. Questa è la promessa della pratica spirituale. E’ una buona promessa. Dipende da noi realizzare la promessa dello yoga e della religione, utilizzando i mezzi migliori che possiamo trovare. Detta unione non proviene da una comprensione intellettuale della situazione, sebbene tale comprensione non faccia male. Essa si riferisce al cambiamento profondo del nostro modo di funzionare sia biologicamente che neurologicamente. Quindi muta la nostra esperienza. Da quel punto in poi, i nostri pensieri, sentimenti ed azioni diventano pieni di amore e scopo. Potremmo tutti utilizzare maggiormente queste  caratteristiche. L’identificazione gradualmente si dissolve e qualcosa di stupendo viene fuori da dentro di noi. Lo yoga non è solo un processo mentale. E’ fisico, come potrà confermare chiunque abbia partecipato ad una lezione di yoga. La pratica yoga opera su molti livelli -  fisico, mentale, emotivo, neurologico – e nelle galassie di energia estatica interiore!

Il Processo di unione inizia facendo diretta esperienza con il nostro sé interiore, la nostra consapevolezza. Una volta che abbiamo stabilito un punto d'appoggio nella consapevolezza, possiamo procedere con molte altre cose. Diventare consapevoli con regolarità della nostra consapevolezza profonda è gradevole e porta pace. Inoltre può  portare sollievo ad una vita febbrile ed impegnata. Ciò avviene tramite la meditazione. Un tipo di meditazione molto particolare che si chiama meditazione profonda. Questa sarà la prima pratica avanzata di yoga che impareremo sulla strada dell’unione, sul sentiero di unirci nuovamente a noi stessi. E’ un buon passo iniziale che porta un risultato importante in cambio di un piccolo impegno quotidiano. “Impegno quotidiano?” direte. Parleremo di questo prossimamente. Senza un impegno verso uno sforzo quotidiano, sprechereste il vostro tempo qui e altrove.


Il guru è in te.  

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